Senza titolo, 1912-1915
circa
Carboncino e acquerello cm 33 x 37
Gino Sandri studia all'Accademia di Belle Arti
di Brera, a Milano, ove ha come maestri G.Mentessi, C. Tallone,V.Bignami,
F. Confalonieri.
Dell'apprendimento e della riflessione artistica di quegli anni, come
pure dell'influenza di G. Belloni, sussistono visibili tracce nelle sue
opere. Sandri, così come risulta anche dalle pagine più vive dedicate
a E. Longoni e ai maestri conosciuti nell'alunnato di Brera, si colloca
nel periodo della Scapigliatura Lombarda, di primo Novecento.
Autore di sensibili paesaggi di impronta tradizionale, in sintonia con
il naturalismo tardo ottocentesco lombardo, Sandri si distinse soprattutto
come disegnatore e illustratore. In questo campo Sandri mise a frutto
le sue curiosità culturali e letterarie, favorite dalla frequentazione
della libreria Hoepli e dagli stretti contatti in quella sede con G. Scheiwiller
e C.Branduani, e dalla conoscenza della grafica dei più illustri artisti.
Talento precocissimo, riconosciuto da critica e pubblico, illustratore
per Hoepli e per importanti periodici del tempo, Sandri si vede troncata
la carriera da un drammatico conclamarsi di disturbi psichici. Sandri
disegna e scrive continuamente, un po' per esorcizzare la sua infermità,
come Vincent Van Gogh, per aiutarsi a vivere, un po' per consolare tanti
compagni di sventura.
Nei luoghi di cura l'artista mantiene una chiara nozione di sé, realizzando
eccezionali numerosissimi disegni che nello specifico genere costituiscono
una testimonianza unica e senza riscontri.
Scrive Rossana Bossaglia (critico e storico d'arte, nel catalogo
in accompagnamento alla mostra a Palazzo delle Esposizioni a Roma, 2002):
«Il talento artistico lo difende da un abbruttimento disperato nella
segregazione impostagli. Sandri ebbe maestri eccellenti quali Tallone
e Mentessi, insegnanti capaci di trasmettere un raffinato mestiere. Nell'indagine
di questo talento sono da ricordare le esperienze negli studi di Longoni,
di Wildt, di Carpi e quanto Sandri stesso scrive a supporto della sua
opera, con una ricchezza di intenzioni e chiarezza intrepretativa che
rendono ancor più ricco e commovente il suo profondo messaggio"».