Gino Sandri (1982 - 1959) artista formatosi alla scuola di grandi maestri del novecento(Tallone,
Mentessi, Confalonieri, Belloni, Longoni, Wildt), era scomparso all'attenzione di
critica e pubblico a causa dei lunghi periodi di internamento in istituti psichiatrici
cui era stato sottoposto dal 1924 in poi, forse anche per motivi di carattere politico;
questa triste vicenda ne tronca la carriera.
Oggi il suo raro talento rimasto tale anche durante la sua sfortunata esperienza
manicomiale, indipendentemente dal suo stato mentale, viene riscoperto in scritti
e disegni di lucidità straordinaria costituenti un'eccezionale testimonianza storica,
forse unica nello specifico genere.
L'opera dell'artista è stata ultimamente ricordata nelle seguenti mostre, personali
e collettive; alla Galleria S.Fedele a Milano(1999), a Palazzo Reale a Milano(2000,
in collettiva), al Museo S.Ambrogio a Milano(2001), a Palazzo delle Esposizioni
a Roma(2002), al Museo Storico di Trento(2003, in collettiva), a Palazzo della Ragione
a Bergamo (2006, in collettiva), alla Torre Viscontea, Musei Manzoniani a Lecco
(2006), al Nouveau Musée National a Montecarlo (2007, in collettiva), al Complesso
Museale Santa Maria della Scala a Siena (2009, in collettiva), a Palazzo dell'Arengario
a Monza (2009).
I disegni somatici realizzati in Istituto Psichiatrico, e gli scritti facenti parte dell'Archivio Gino Sandri, sono stati dichiarati:
"di interesse storico particolarmente importante"
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e sottoposti alla disciplina del decreto Legislativo 22 Gennaio 2004, n.42.